I – II
MONTECRISTO
Nel salotto di un'antica villa, nella campagna toscana.
È la fine del giorno.

Atto I Scena II

Montecristo è il conte di Dumas, ma è anche una minuscola isola dell'Arcipelago Toscano (la sorella minore della famosa Elba) famosa per essere una riserva naturale, e per ospitare diverse rovine tra cui l'ammaliante Fortezza di Montecristo. Stavamo pensando a una vecchia dimora, e l'odore delle spesse mura – insieme all'atmosfera accogliente e senza pretese allo stesso tempo che ci si aspetta da un salotto a scomparsa – ci ha fatto pensare al nome Montecristo.

Montecristo è stata la seconda fragranza lanciata nella collezione Opera. È stato creato da Delphine Thierry, che è anche il naso dietro la creazione di Terralba. È l'unico caso, nella nostra profumata Collezione Opera, in cui un naso è stato nominato con la creazione di due fragranze. Con Delphine abbiamo giocato un gioco di opposti: l'atmosfera energizzante e tonificante di un'alba sul mare mediterraneo e l'atmosfera intima di un'antica dimora nella campagna toscana.

Nelle recensioni dei profumi, Montecristo è elogiato per molte ragioni: le trame sapientemente rese del profumo, l'evocazione del legno e del cuoio ben battuti, il vortice fulvo del rum in cristallo, il patchouli cioccolatoso e, naturalmente, il profumo del tabacco. Delphine ha utilizzato una buona dose di semi di ambretta, si sente davvero l'odore, in polvere, di terra e muschiato nelle fasi iniziali, sotto la foschia del fumo dolce e secco. L'ambretta è una bella nota di profumo. Ha chiarezza e pulizia, spesso aggiungendo un leggero underscore di noci e cera fredda sui boccioli di giglio bianco. È interessante notare che a Montecristo porta luce e pace.

Delphine ama una materia prima chiamata Pietra d'Oro o Pietra Africana (Hyraceum, come è più comunemente conosciuta) e l'opportunità di esplorare le sue sfaccettature olfattive uniche nei profumi. È l'Hyraceum che dà fuoco al falò alcolico di Montecristo a base di tabacco, legni e balsami. È una rara fonte sostenibile di potente muschio animale che proviene dallo strano piccolo irace delle rocce. Fondere questa nota selvaggia con rum, ambretta e storace è normalmente un po' problematico ma, nelle mani di una profumiere di talento come Delphine, il risultato è un raffinato assalto sensuale. Per un po', gli odori dei sigari in stile grande uomo d'affari hanno creato un'atmosfera sfacciata in profumeria, ma Montecristo non potrebbe essere più diverso. Certo, il tabacco brucia sotto la cenere e si può quasi sentire il suono dei vapori di whisky che fuoriescono da vecchie bottiglie; Eppure l'atmosfera è quella di una privacy armoniosa, di apprezzamento del sapore, dell'ambiente e dell'effetto.

Cabreuva (Myocaropus fastgiatus) è un altro componente importante di Montecristo, che si aggiunge a quel sudore di sigaro impressionabile e all'apertura acida. A volte può avere una nota anisica di legno bagnato e una rotondità balsamica mentre si riscalda e in giusta compagnia una legnosità floreale stregata. Qui, Delphine Thierry lo ha utilizzato per creare una sorta di muro, un diversivo di odori che tiene occupati i sensi mentre i semi di tabacco, la pietra dorata, il guaiaco, il patchouli e i legni si legano e salgono. Lo storace viene utilizzato con discrezione e grande abilità. L'aggiunta di semi di sedano è un'aggiunta insolita, una sottile nota di fondo, che fa da contraltare al rum e alla Golden Stone.